C’era una volta un paese uscito direttamente da un fumetto surrealista.
Con la passione per le patatine fritte, la sete di buona birra di cui solo i monaci conoscono la ricetta (nei chiostri il silenzio è d’oro!). una “joie de vivre” trasmissibile e un senso dell’umorismo un po’ stravagante, i suoi abitanti sembrano aver capito come rimanere positivi quando il tempo corrisponde alla fama che gli è stata attribuita. Fortunatamente, non piove così spesso come a volte temiamo, e questo è un bene, perché il Paese ha dei paesaggi incantevoli che si rivelano ai viaggiatori che vi si perdono per caso! Benvenuti in Belgio!
Il viaggio che vi presentiamo è un invito a scoprire la prodigiosa diversità della Vallonia. Questa regione, che costituisce all’incirca la metà meridionale del Paese ed è prevalentemente francofona, è ancora relativamente sconosciuta ai viaggiatori.
La Vallonia è rinomata per offrire i paesaggi più belli del Paese, con i suoi prati verdi e le sue vaste foreste, una regione che ha l’arte di sorprendere il viaggiatore con la sua bellezza selvaggia. Dal punto di vista culturale, questo viaggio sarà un’immersione “profonda” nel Belgio, lontano dalle città cosmopolite, dove regna ancora una certa autenticità nei costumi.
Il Belgio non può ovviamente essere dissociato dalle buone birre, e questo itinerario vi farà quindi scoprire alcuni luoghi alti della bevanda nazionale, come Leffe, Rochefort o Orval! Ma oltre a queste birre famose in tutto il mondo, la Vallonia ospita innumerevoli microbirrifici, che sono parte integrante della regione! Questo itinerario è infine un percorso del cuore, perché essendo noi stessi belgi, è sempre con emozione che presentiamo questi paesaggi che hanno scosso la nostra infanzia.
L’itinerario vi porterà gradualmente dalla valle della Mosa, dove avrete l’opportunità di visitare le graziose città fluviali di Namur – capitale della Vallonia – e Dinant, oltre a Torgny, il villaggio più meridionale del Paese, che con i suoi vigneti, il microclima soleggiato, le case di pietra gialla e le cicale è soprannominato la “Piccola Provenza belga”.
Tra queste due regioni, attraverserete non meno di quattro sontuose regioni naturali. Una volta lasciata la Valle della Mosa, si arriva prima nel Condroz, dove si pedala attraverso un paesaggio di colline dolcemente ondulate.
Poi si arriva a Famenne, una regione nota per le sue formazioni carsiche, dove si avrà anche l’opportunità di esplorare la grotta di Han, una delle più belle d’Europa. Si prende poi una vecchia ferrovia trasformata in pista ciclabile per salire verso il Massiccio dell’Ardenne, dove il paesaggio alterna splendide foreste, piccoli villaggi in pietra e pascoli dove di solito pascolano alcune mucche impassibili. Dopo aver superato la città medievale di Bouillon, si raggiunge infine Gaume, una regione verdeggiante dall’aria più meridionale e dall’architettura tipica.
Giorno 1: Arrivo a Namur
In treno dall’aeroporto di Bruxelles o in auto se arrivare direttamente dall’Italia, raggiungete la città di Namur, situata alla confluenza della Mosa e della Sambre. Pur essendo la capitale della Vallonia, Namur è riuscita a conservare una certa “douceur de vivre”, rinomata in tutto il Paese!
I due fiumi contribuiscono indubbiamente a creare l’atmosfera rilassata della città. Il centro della città si può esplorare a piedi, per avere il tempo di ammirare il suo ricco patrimonio storico. Il suo campanile è stato inserito nella lista dell’UNESCO.
Giorno 2: Namur – Dinant (31/55/68 km)
Per raggiungere Dinant sono possibili tre itinerari e vi lasciamo decidere in base al vostro livello di motivazione ed ai vostri interessi.
Si può risalire tranquillamente il fiume fino a Dinant seguendo un’antica strada alzaia, oppure fare di tanto in tanto qualche digressione nelle vallate vallate circostanti, facendovi scoprire alcuni bei villaggi lungo il percorso, come Crupet, Sosoye o anche Falaën.
A meno di un chilometro dal fiume, non si possono perdere gli incantevoli giardini di Annevoie, i cui giochi d’acqua sono diventati famosissimi.
Alla fine della giornata, si raggiunge la piacevole città fluviale di Dinant, immersa in un impressionante contesto naturale, incastonata in una stretta striscia di terra tra la Mosa e vertiginose pareti rocciose.
Distrutta più volte, Dinant è comunque riuscita a conservare un certo fascino d’altri tempi, con l’emblematico campanile a bulbo della sua chiesa collegiata, la sua cittadella in cima alla scogliera, i suoi tetti di ardesia del paese con la sua atmosfera rilassata, quasi fuori dal tempo.
Ma Dinant è oggi famosa anche per essere la capitale del sassofono, avendo la città avendo visto crescere Adolphe Sax, l’inventore del famoso strumento.
Giorno 3: Dinant – Rochefort 42 Km
Obiettivo della giornata: Rochefort! Cosa c’è di meglio di una birra tra le migliori al mondo come meta per motivarsi? Se questo non vi fa venire sete, state tranquilli, Rochefort è soprattutto una piccola città rurale persa nel mezzo di un paesaggio bucolico.
L’itinerario conduce prima al castello di Walzin che, arroccato sul nido d’aquila sopra la Lesse, è soprannominato il “Neuschwanstein belga”!
Il percorso lascia poi la valle di Lesse per raggiungere l’altopiano di Condroz, una splendida regione rurale che vi porterà ad attraversare alcuni magnifici villaggi in pietra, come Furfooz e Celles. Dopo una curva, vedrete anche il castello di Vêves, che si erge fiero su un promontorio.
Le sue 4 torri angolari a forma di matita gli conferiscono uno stile molto romantico!
Si scende poi gradualmente dall’altopiano di Condruzian per arrivare a Famenne, una depressione naturale e pianeggiante, che fa credere di per un attimo che l’appellativo di “paese pianeggiante” non sia poi così abusato.
Giorno 4: Rochefort – Paliseul 44 Km
Si lascia la Famenne attraversando la Calestienne, una stretta striscia calcarea che ha dato origine a impressionanti cavità sotterranee.
Tra queste, la più bella di tutte, le grotte di Han; queste grotte di fama internazionale contengono stalattiti, stalagmiti e altre concrezioni rocciose in un ambiente minerale mozzafiato, che si possono scoprire attraverso un percorso sotterraneo di circa 2 chilometri.
Ci si trova poi ai piedi del massiccio dell’Ardenne, dove si alternano piacevolmente vaste foreste e verdi pascoli.
Poche mucche più avanti, si arriva al tranquillo villaggio di Paliseul, immerso in un paesaggio di grandi prati.
Giorno 5: Paliseul – Chassepierre 48 Km
Dopo pochi chilometri, una vasta faglia geologica taglia improvvisamente in profondità il massiccio delle Ardenne: la valle di Semois.
Poi, in fondo, si segue il Semois in un paesaggio che non potrebbe essere più bucolico.
L’abbazia cistercense di Clairefontaine è situata in posizione idilliaca nel cuore di questa valle. Si giunge quindi alla città medievale di Bouillon, la cui famosa fortezza si erge in cima a un costone roccioso situato al centro di un meandro. È qui che qui visse il famoso Godefroid de Bouillon, che fu all’origine della prima crociata verso Gerusalemme.
Oggi è possibile visitare il suo antico castello e imparare molto sulla vita dell’epoca.
Il suo grazioso centro cittadino sarà sicuramente un pretesto per una pausa gastronomica, calorie di cui avrete comunque bisogno perché lasciare la valle di Semois non è possibile senza una buona salita.
Dopo aver attraversato un’ampia foresta, si lascia definitivamente il massiccio delle Ardenne per arrivare alla pittoresca regione di Gaume, le cui dolci colline ondulate ricordano a volte la Toscana..
Alla fine della giornata, si raggiunge il villaggio di Chassepierre, che sembra una cartolina e che è indubbiamente uno dei più belli della regione.
Giorno 6: Chassepierre – Torgny 48 km + transfer di rientro a Namur
Un luogo emblematico della ricchezza birraria del Paese scandirà la giornata: Orval. Immersa nella foresta, l’abbazia cistercense ospita la birra trappista probabilmente più famosa del mondo. L’abbazia, la cui visita è indispensabile, vi porterà indietro nella storia fino all’XI secolo. A pochi chilometri più avanti, il microbirrificio GenGoulf offre ancora una volta un pretesto per chi ha ancora un po’ di sete!
Venti chilometri più avanti, la birra lascia il posto al vino: si arriva a Torgny, un villaggio dall’atmosfera mediterranea, il cui clima mite e soleggiato è caratterizzato da un’atmosfera di grande fascino mediterraneo, il cui microclima mite e soleggiato permette di coltivare la vite sulle colline circostanti! Questa specificità gli è valsa il soprannome di “piccola Provenza belga”.
Il punto d’incontro nel tardo pomeriggio sarà il caffè “La Romanette”, situato nella piazza centrale di Torgny, a quel punto uno dei nostri autisti verrà a prendervi con il suo veicolo per riportarvi a Namur.
Vi verrà offerto un drink per brindare al vostro arrivo alla fine della vostra avventura belga in Vallonia.
Giorno 7: Namur
Fine del soggiorno dopo la colazione. Sono possibili notti aggiuntive a Namur
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