Una serie di chiacchierate tra “amici”…. abbiamo chiesto di rispondere a 4 semplici domande per condividere, in questo momento di lontananza, racconti, idee, progetti e …sogni Stay tuned!
- Microavventure Italia
- Francesco Casoli - Trikego
- Carola Verderio - Insolito Week-End
- Luca Masserini - Gravity School
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- Telefono Amico - Monica Petra
- AIDA - Alta Italia da Attraversare - Michele Cremonesi
- Du per Du
- Elisa Colnaghi - RiversideGuide
- Josè Julian Roldan
- Teresa Montiroli - Adagio Urbano
- I viaggi dei Rospi
- MinistryFab
- In Famiglia ai Tempi del Corona Virus
- Life in Travel - Avventure in bicicletta
- Valentina Acerboni - Infermiera
- Albano Marcarini
MicroAvventure Italia
“A microadventure is an adventure that is short, simple, local, cheap – yet still fun, exciting, challenging, refreshing and rewarding”. Questa è la definizione di microavventura secondo Alastair Humphreys, avventuriero ed esploratore inglese che ha lanciato questo concept nel Regno Unito.
Da questa idea a Maggio del 2020, dopo i mesi di lockdown e con l’intento di condividere le innumerevoli possibilità di avventura per tutti nasce @microavventuraitalia. Le fondatrici di questo progetto sono tre travel blogger italiane (Travel OFF, Meta per Quattro, I Viaggi dei Rospi) che condividono la passione per l’outdoor, l’avventura e un amore smisurato per la natura. Microavventura è tutto quello che puoi vivere vicino casa, in famiglia, da soli o in coppia, e che ti porta un pizzico oltre il tuo limite personale.
Quali sono state le prime cose che hai fatto appena sei potuto uscire di casa?
Simona: la prima cosa fatta è stata andare al fiume, il mio elemento, e poi ho camminato per i monti e danzato nella natura.
Meri: un giro in bici fino ad un prato vicino casa.
Ale: abbiamo preso le bici e siamo andati fino a casa dei nonni, entrambe cose che ci mancavano tanto.
Cosa hai scoperto durante la quarantena, (abitudini, affetti, etc) che vuoi continuare a mantenere?
Simona: per una persona abituata come me a viaggiare molto ed essere super attiva il lockdown è stato un duro colpo, ma allo stesso tempo mi ha insegnato a rallentare e dedicare più tempo alle cose che mi fanno stare bene.
Meri: ho riscoperto l’amore per le giornate lente, anzi cerco di crearmi giornate in cui far poco o niente, prima della quarantena mi facevano ‘quasi paura’.
Ale: che abitiamo in un paese bellissimo, che Milano e la sua provincia sono pieni di angolini stupendi e che andare piano è straordinario.
Hai già programmato la prossima vacanza? Per gli amici della bici? Hai ricominciato ad usare la tua bici? Dove sei andato?
Simona: stranamente non ho ancora programmato un vero e proprio viaggio, onestamente non sento la smania di dover partire. Con mio marito abbiamo optato per rimanere a casa e viaggiare a km0 perché ci sono comunque un sacco di microavventure da poter vivere anche vicino a noi, per questo sul mio blog e social sto promuovendo in collaborazione anche con altri blogger questa filosofia di viaggio di prossimità. Personalmente non uso la bici, ma sto percorrendo cammini storici (Francigena, Volto Santo, Francescana) a piedi perché sto riscoprendo il piacere del viaggio lento. Mio marito invece sta progettando una settimana in bici ad agosto per andare a trovare amici in Baviera. Crediamo sia il modo migliore per vivere il viaggio in tranquillità e spensieratezza soprattutto ora visto i numerosi protocolli.
Meri: si già anche fatta, abbiamo soggiornato in un agriturismo pochi giorni dopo le aperture a pochi km da casa tra natura e animali. La bici l’abbiamo presa da subito e abbiamo pedalato nei dintorni di casa, sempre nella nostra regione.
Ale: noi siamo quelli dell’ultimo secondo, ma contrariamente agli altri anni, non sentiamo l’esigenza di andare all’estero o la smania di prendere l’aereo per forza per viaggiare. Abbiamo voglia di scoprire il nostro paese, andare piano e stare nella natura il più possibile. Le bici le stiamo usando moltissimo durante il weekend per ammirare la bellezza della campagna lombarda, ma per ora non abbiamo idee di dove andremo.
Francesco Casoli - Trikego
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🚴♂️😎 Quali sono state le prime cose che hai fatto appena sei potuto uscire di casa?
🚴♂️Appena mi è stato possibile uscire di casa sono corso a riaprire la mia azienda che produce cargo-bike (@TrikeGo).
😎 Cosa hai scoperto durante la quarantena, (abitudini, affetti, etc) che vuoi continuare a mantenere?
🚴♂️Durante la quarantena, pur nella drammaticità del momento, ho goduto del tempo che ho potuto trascorrere a casa con mia moglie (entrambi facciamo lavori impegnativi che spesso limitano il tempo che possiamo passare insieme). Ho riscoperto il piacere di imparare a suonare uno strumento musicale e l’abitudine ad una sana e lunga colazione da consumare con calma per iniziare la giornata senza “strappi”.
😎 Hai già programmato la prossima vacanza?
🚴♂️La prossima vacanza non è ancora stata programmata... in questo momento di ripresa del lavoro non ho avuto il tempo materiale per farlo.
😎 Per gli amici della bici? Hai ricominciato ad usare la tua bici? Dove sei andato?
🚴♂️Per me la bicicletta è un mezzo di trasporto legato agli spostamenti in città, mi sono sempre ripromesso di farci un viaggio o una vacanza ma non è ancora avvenuto…..chissà che non sia l’anno buono! #4chiacchiere #mobilitàsostenibile #cargobike #bicievacanze
Carola Verderio - Insolito Week-End
Blog, in cui vuole condividere gran parte delle sue esperienze e fornire dei consigli utili a coloro che hanno voglia di trascorrere un weekend insolito, lontano dallo smog e dallo stress
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🚴♂️Quali sono le prime cose che hai fatto appena sei potuta uscire di casa?
😎La prima cosa che ho fatto è stata una bella passeggiata nel verde, lontana dalla città. Mi mancava troppo la natura e la sensazione di pace che mi trasmette. Nel primo weekend di libertà penso di aver camminato per circa 30 km 🙂
🚴♂️Cosa hai scoperto durante la quarantena che vuoi continuare a mantenere?
😎Nei giorni di lockdown ho trovato la voglia di cimentarmi in una nuova iniziativa, ovvero la creazione di un blog. Un blog dedicato alla mia passione per le gite fuori porta. Vorrei continuare a ritagliarmi del tempo per alimentare questo progetto, anche se la mia voglia irrefrenabile di stare all’aria aperta mi costringe a scrivere gli articoli di notte 🙂
🚴♂️ Quale sarà il tuo prossimo viaggio, vacanza o gita?
Ad agosto sarei dovuta andare in Colombia, ma per ovvie ragioni ho annullato il viaggio. 😎La mia prossima gita penso che sarà a cavallo nei boschi della Lombardia in compagnia dei miei amici più avventurieri. Invece come metà per le mie vacanze estive, sto cercando qualche struttura in Toscana ed in Puglia, in modo da poter unire il mare, la cultura e la buona cucina.
Luca Masserini - Gravity School
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😎 Quali sono state le prime cose che hai fatto appena sei potuto uscire di casa?
🚵♂️Ovviamente andare nei boschi della Lombardia. Ho chiamato chi curava i trail di nascosto e mi son fatto dire gli spot in cui i sentieri erano ben messi.
😎Cosa hai scoperto durante la quarantena, (abitudini, affetti, etc) che vuoi continuare a mantenere?
🚵♂️Ho scoperto l’acqua calda… Stavo da dio in quarantena, rilassato, con il giusto tempo a disposizione e mi chiedevo chissà come sarà quando si tornerà alla routine di prima? Si terrà conto della pausa riflessiva della quarantena? Mi illudevo, sono passato dall’essere imbalsamato al programma 1000 giri di centrifuga
😎Hai già programmato la prossima vacanza?
🚵♂️Se conti che il mio lavoro è una sorta di vacanza, basta dare un occhio al sito www.gravityschool.it per scoprire dove saremo. Con la famiglia torneremo nella Tuscia Viterbese, mare (da definire) e Morzine, in Francia.
😎Per gli amici della bici? Hai ricominciato ad usare la tua bici? Dove sei andato?
🚵♂️La bici è la mia vita e il mio lavoro. Sono sempre in bici a dio piacendo…
#4chiacchiere #mtb #gravitycshool #mtbkids #bicievacanze
Telefono Amico - Monica Petra
Monica Petra presidente del Telefono Amico Italia. Telefono Amico Italia è l’organizzazione di volontariato che dal 1967 dà ascolto a chiunque si trovi in stato di crisi o emergenza emozionale.
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- Bene, direi. Dopo i primi giorni in cui mi sono sentita frastornata dallo stravolgimento delle abitudini, sono riuscita a trovare nuovi punti di riferimento e abitudini anche piuttosto piacevoli. Mi mancano le persone, ovviamente. Poter andare a trovare la mia famiglia a Napoli, poter abbracciare le persone che amo, poter ridere con gli amici in un parco o davanti a una partita. Ecco, direi che mi sento soprattutto le braccia vuote.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- La competenza tecnologica è l'aspetto più evidente del mio "salto in avanti". Non mi ci sarei mai dedicata se non fossi stata costretta ma sono contenta, mi ha molto semplificato le cose e credo che rimarrò legata all'uso di strumenti di comunicazione a distanza. Non credo invece che cambieranno le mie priorità (la famiglia, gli amici, l'impegno sociale) ma mi piacerebbe mantenere una maggiore attenzione per me, per il tempo libero da impegni e a disposizione delle attività fatte per scelta. Sono orgogliosa di aver scoperto una nuova forma di libertà, senza aver tutto il tempo occupato e vorrei riuscire a preservarla. Spero...perché è davvero difficile riuscire ad immaginare come potrà essere il futuro. Nella mia vita, spostarsi rapidamente è una componente fondamentale anche per raggiungere i miei cari. Questa possibilità vorrei davvero che mi venisse restituita.
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- il primo viaggio da "grande", in interrail, attraverso l'Europa e su, fino all'Irlanda. Quello è stato bellissimo, la prima potente esperienza di libertà ma anche sentirmi responsabile di me stessa: all'epoca l'Irlanda viveva ancora una situazione tesa e i miei avevano vietato a me e mio fratello di andarci. ma...la voglia di vedere quel cielo era enorme. Arrivammo a Belfast all'alba, c'era il coprifuoco e rimanemmo chiusi nella casetta degli arrivi del porto per qualche ora. Il viaggio in treno verso Dublino è stato - nel mio ricordo - un viaggio epico
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- La Patagonia, questa è la prima meta del mio elenco. Ma ne ho centinaia, non ci sono posti che non mi incuriosiscano o che non vorrei visitare.
- Per gli “amici ciclisti” 😉 Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- In un garage a Firenze, da circa 10 anni. L'avevo appena comprata quando sono stata trasferita per lavoro. Da allora ho sempre pensato che sarei tornata a prenderla ma continuo a rimandare. Con questa nuova situazione, però, penso alla mia bici ciliegia con sempre maggiore insistenza. Magari è arrivato il momento 😉
AIDA - Alta Italia da Attraversare - Michele Cremonesi
AIDA – Alta Italia da Attraversare – Michele Cremonesi
Socio FIAB dai 16 anni e Cicloturista dai 19, é stato vice-presidente di FIAB Milano per due anni e ha fondato con altri soci il progetto “Ciclovia AIDA – Alta Italia da Attraversare”.
Se siete curiosi e volete provare il Tour AIDA con Bici&Vacanze, qui trovate tutte le info
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- In generale, sto pensando al risvolto "positivo" di questa crisi: c'è una vignetta che gira in rete che dice "non torneremo alla normalità, perché la normalità era il problema". Nello specifico del progetto #AIDA, oltre all'inevitabile stop ai lavori di posatura, stiamo cercando di capire se possiamo aiutare il settore turistico: è uno dei comparti più colpiti (Federalberghi stima un calo del 50% delle presenze nel 2020) e forse il Ciclo-turismo potrebbe venire in suo soccorso.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Mi rimarrà un senso di Comunità legato al mio Paese, che nei tempi ordinari fatica a venire fuori. Nella mia vita spero cambi la possibilità di poter lavorare da casa senza "contraccolpi" dal punto di vista del mio ruolo aziendale: sarebbe una grande conquista. Le mie priorità saranno riprendere al più presto il progetto #AIDA, sperando di riuscire a posare gli adesivi entro la stagione estiva 2020, come da progetto originario. Le opportunità derivano dai cambiamenti di abitudine che abbiamo sperimentato: credo che tutti abbiano capito la bellezza di una città senza traffico, in cui si può mangiare sul balcone.... speriamo che dopo il Lockdown qualcosa si mantenga
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Probabilmente il primo viaggio in bicicletta, fatto a 20 anni con due amici, alla scoperta de "l'ignoto sottocasa": da Peschiera del Garda a Sestri Levante. Un mix di amicizia, avventura (chiedevamo ospitalità nelle sedi scout), scoperte di bellezza (come il santuario delle Grazie di Curtatone), confronto con il proprio corpo e i propri limiti, panorami e sensazioni infinite. Così bello che lo rifacciamo ogni anno, da 12 anni: è la vacanza attorno a cui ruota il quadro ferie!
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Quest'estate progettavamo di fare proprio un pezzo di #AIDA OVEST, dal Moncenisio fino a Milano: sono curioso di vedere il confine, visitare la palazzina di caccia di Stupinigi, ammirare i campi del vercellese e le terre di Cavour... e poi a Novara: paniscia d'obbligo! In generale, io apprezzo molto la Provincia Profonda che solo la bici ti fa assaporare: quei paesi e quei segni che si ripetono ovunque in Italia, eppure sono sempre diversi, come le case cantonali abbandonate, i baretti con le sedie in plastica, le villette assediate dal canto dei grilli, le periferie delle città d'Arte. Solo la bici te li restituisce così nitidi e al contempo misteriosi, come una fotografia di Luigi Ghirri. Io spero che AIDA possa allargare a più persone possibili questo periscopio di fantasia sul nostro Paese.
- Per gli “amici ciclisti” 😉 Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- La bici è nel box ad aspettare, ma appena potrò mi lancerò su AIDA per arrivare il più lontano possibile da casa mia in una giornata... Brescia, sto arrivando! 🚴♂️🚴♂️🚴♂️
Du per Du
I Duperdu sono l’attrice e regista Marta Maria Marangoni (voce, flauto dolce e ammennicoli) e il compositore e professore Fabio Wolf (voce, pianoforte, chitarra, fisarmonica). Dal 2008 suonano insieme nelle più svariate occasioni. (www.duperdu.org)
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- Per noi è stato scioccante la chiusura dei teatri... la nostra vita è costruita sulla socialità e sull'incontro. La peculiarità della nostra arte è basata sulla presenza, sul qui e ora, sull'abbraccio. L'inizio è stato scioccante, poi ci siamo abituati, come tutti, abbiamo preso dimestichezza con i nuovi strumenti, con le piattaforme, gli streaming e abbiamo cercato di colmare il vuoto con gli incontri virtuali. Era importante prima di tutto mantenere il rapporto, la relazione con i nostri allievi, con i cittadini attori dei nostri progetti teatrali nei quartieri periferici. Ma non tutti hanno a disposizione i cosiddetti "device" quindi abbiamo iniziato con le categorie più fragili un lavoro di prossimità basato sulle... telefonate. Con i nostri anziani .. con alcuni stranieri... abbiamo semplicemente passato tanto tempo al telefono. Da lì è poi nata l'idea della "canzone fattapposta" che ha avuto inaspettatamente un successo incredibile.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Dal punto di vista umano sicuramente forte e importante la vita in famiglia. Prima la nostra vita irregolare toglieva tanto tempo ai figli alla famiglia. Ora siamo tutto il giorno insieme inventiamo giochi suoniamo coi bambini.. facciamo teatro con loro sicuramente questo è un valore aggiunto che non dimenticheremo dopo la quarantena. Questo fermarsi e riflettere ha anche portato un enorme ripensamento della nostra vita sempre di corsa e alla nostra condizione di artisti precari. Speriamo che il nuovo movimento dei lavoratori dello spettacolo porti a un significativo cambiamento del contratto nazionale e al giusto riconoscimento del ruolo dell'arte nella società italiana
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- il nostro viaggio del cuore è sicuramente il viaggio in Auvergne. in questo altipiano della Francia abbiamo passato un esperienza stupenda con un collettivo di artisti "Le Collectif Passage"... artisti musicisti e attori che ogni anno da tutta la Francia fanno spettacoli girovaghi fra i piccoli comuni di questo altipiano. La loro economia è basata sul baratto con gli abitanti dei villaggi. Si tratta di una comunità che crede nella cultura e sostiene questi giovani artisti. Noi abbiamo avuto viaggio vitto e alloggio spesati per una settimana e abbiamo potuto fare spettacolo in un clima di scambio artistico unico e semplice. Un viaggio indimenticabile.
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- adesso stiamo lavorando su Kafka e avevamo programmato un viaggio Praga sulle orme del grande scrittore per ripercorrerei luoghi della sua vita... speriamo di poterlo fare presto
- Per gli “amici ciclisti” 😉 Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- Le biciclette della famiglia Wolf sono qui, parcheggiate nella nostra bella corte di ringhiera. I bimbi sono riusciti a usarle anche durante la quarantena girovagando qui nel cortile. Adesso che è appena iniziata la fase 2 e avremmo voluto girare fra i meandri del parco Nord nelle meravigliose piste ciclabili fra laghetti con le ninfee e gallinelle d'acqua e tartarughe... è prevista pioggia per tutta la settimana. iI ciclismo dovrà aspettare. Comunque appena potremo andremo in bici sul lago di Como: è sempre stata una bella idea di gita fuori porta mai realizzata. Per quel che riguarda la città di milano, era ora che si pensasse seriamente alle piste ciclabili in una città ciclabilissima perchè piatta, in una città dove soffriamo l'eccesso di traffico e l'inquinamento da anni, ma non ci si poteva quasi muovere in bici se non in centro città..., ci voleva il coronavirus!!!
Elisa Colnaghi- Riversideguide.it
Elisa Colnaghi – Laureata in Scienze Turistiche, attività nel mondo dei viaggi a 360°, da oltre quindici anni, come guida ed accompagnatrice turistica professionale abilitata, la sua simpatia è coinvolgente, l’Adda, il lago di Como e Milano sono i luoghi in cui è più facile trovarla, ma non solo.. (www.riversideguide.it)
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- Sto vivendo questo momento, ormai da oltre 40 giorni, a fasi alterne. Inizialmente non accettando la situazione, difficilmente comprensibile, poi rabbia, poi disperazione, poi frustrazione, ora accettazione e ideazione di progetti futuri. A volte mi fermo, cerco di concentrarmi sulla piccola vita quotidiana, di ritrovare spunti prima ignorati per poter ricominciare. Mi manca assolutamente la libertà di uscire per lavorare, di incontrare le persone e di camminare lungo la strada o semplicemente prendere il treno o la bici per una gita domenicale.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Spero rimanga la voglia di prendersi cura di noi stessi e di chi ci sta a cuore, di sentirsi vicini anche se lontani, di mantenere vivi gli affetti e le passioni a volte dimenticate per non esserci mai fermati un po'. Cambierà il modo di vedere gli altri, di viaggiare, di condividere spazi e di consumare ponendoci sempre qualche limite. Le mie priorità saranno ancora quelle di poter lavorare facendo ciò che amo fare, pensando a creare relazioni di valore e proteggendo il più possibile la natura che ci offre la possibilità di vivere su questo pianeta. Forse l'inizio di un nuovo lavoro, di una nuova fase di vita privata e un cambio di residenza, abbandonando tutto quello che finora è stato superfluo oppure di peso. Il Mondo dovrebbe alleggerirsi di tutto quello che non è utile e vitale, spero si colga questa occasione per cambiare rotta e ripensare ai beni durevoli.
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Se penso al viaggio nel cuore, anche se ripetuto negli anni, è quello che periodicamente faccio in Marocco. Dico sempre che è il primo paese straniero in cui ho viaggiato davvero quando avevo 11 anni e l'ultimo in cui vorrei andare e magari rimanere alla fine della mia vita. Il primo incontro con il diverso, con scenari completamente nuovi, colori, profumi, suoni, persone così intense e coinvolgenti da rimanere per sempre nella mia memoria. E questa sorta di richiamo che ogni volta mi riprende per tornare e sentirmi in qualche modo ancora a casa. Ero piccola, ma l'impressione che ho avuto è stata subito positiva, anche perché avevo avuto la fortuna di vivere a stretto contatto con una famiglia della campagna magrebina, facendomi sentire parte della loro casa, facendo quello che facevano loro. Il mio primo vero viaggio esperienziale, dopo di quello ho viaggiato sempre con lo stesso spirito di ricerca e voglia di scoperta autentica del mondo.
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Non appena potremo uscire mi basterebbe andare a pochi passi da casa mia, scendere al fiume e percorrerlo lungo l'alzaia tutto il giorno, fermarmi a osservare tutto quello che sta intorno, come fosse la prima volta. E quando invece si potrà finalmente viaggiare lontano e prendere un aereo, magari per festeggiare i miei 40 anni, vorrei tornare in India, nel Kerala, per trovare un mondo diverso e così pieno di vita vera!
- Per gli “amici ciclisti” 😉 Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- La mia bici è parcheggiata nel sottoscala, appena finirà questa situazione andrò in pellegrinaggio fino a Milano in Piazza del Duomo! Non vedo l'ora di rivedere la Madonnina e la Cattedrale dove ho guidato così tanti turisti stranieri. E' il mio desiderio più grande in questo momento.
Josè Julian Roldan - Studente
Studente Colombiano di laurea magistrale al #PoliMi
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- Sto vivendo questo periodo di quarantena con tranquillità, contribuendo con il mio granello di sabbia per uscire da questa situazione. E ne ho approfittato per imparare nuove ricette, leggere, esercitarmi e studiare. Mi manca uscire a fare una passeggiata in città, fare un aperitivo, uscire con i miei amici per bere una birra, andare all'università. In generale piú contatto sociale.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Ciò che ho potuto imparare da questa situazione è l'importanza di come ciascuna delle nostre azioni, per quanto insignificante possa sembrare, può influenzare gli altri. Questo è un segno che dobbiamo pensare come comunità e dare priorità alla vita rispetto ad altri fattori oltre a quello economico. Infine, dobbiamo lasciarci alle spalle tutte le differenze che potremmo avere, al fine di lavorare insieme e realizzare un vero cambiamento.
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- ll mio viaggio dell cuore fu quando andai in Turchia con i miei genitori dopo un lungo periodo senza vederli. È stato un viaggio molto interessante, un paese con una cultura diversa da scoprire, buon cibo e paesaggi meravigliosi.
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Spero che questo finisca prima dell'estate e così possa andare in spiaggia nel sud Italia con i miei amici e godermi il bel tempo e il buon cibo dopo la sessione di esami.
Teresa Montiroli - Adagio Urbano
Teresa Montiroli è nata, vive e lavora a Milano. Laureata in filosofia estetica e di mestiere fa la giornalista, le piacciono le grandi città, gira solo in bicicletta, ha un gatto, adora le serie tv ed il mare, anche in inverno. Ha lavorato per tanti anni nella cronaca milanese di Repubblica, ha scritto diversi libri, di cui l’ultimo,” Milano adagio”(Edea edizioni), dedicato alla nostra città. La puoi seguire anche nel suo blog adagiourbano.com
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- A giorni alterni. Passo dall'angoscia per un futuro incerto a brevi momenti di rassegnazione in cui sento la casa diventare un nido comodissimo da cui non vorrei più uscire. Per fortuna poi torna l'angoscia a ridarmi la voglia di normalità. Perché non vorrei che la soluzione a tutto questo sia l'isolamento. Mi manca il caffè al bar, un piccolo gesto che scandiva le mie giornate, anche le più buie, la bicicletta e la natura.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Da anni mi esercito cercando di rallentare il ritmo delle mie giornate e questo freno improvviso mi ha fatto capire gli effetti positivi di tanta pratica. L'obiettivo un domani sarà proseguire su questa strada: scegliere, selezionare, ridurre, nella vita di tutti i giorni, nel lavoro, nei viaggi. Siamo una società vorace, abbiamo consumato troppo, corso troppo, inquinato troppo. Spero che il silenzio di queste giornate stai risvegliando le coscienze: è arrivato il momento di fare meno, ma meglio.
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Il mio viaggio del cuore è sempre l'ultimo. In questo caso la Costiera amalfitana dove sono stata quattro giorni prima del lockdown: un weekend lungo molto adagio fra paesini pittoreschi, ottima cucina e camminate in quota a strapiombo sul mare.
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Nei grandi parchi americani: natura a perdita d'occhio, è quello che più mi manca.
- Per gli “amici ciclisti” Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- 👥Ovunque, l'importante sarà usarla. Da più di un mese è ferma in cortile, non vedo l'ora di salirci
I viaggi dei Rospi
“L’avventura è uno stato mentale, oltre che un’esperienza indimenticabile per i bambini. Loro sono Ruggiero, Alessandra, Federico e Giacomo: aka “la famiglia Rospi”. Li puoi trovare sui sentieri di montagna, in campeggio, in giro in bicicletta, e ovunque ci sia un pizzico di natura da vivere. Se vuoi farti contagiare dal divertimento delle vacanze attive, li puoi trovare sul blog di viaggi a misura di famiglie I viaggi dei Rospi.
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- Siamo a casa rintanati da fine febbraio, ma ci stiamo bene. Ci sentiamo molto fortunati. In primis perché tutti i nostri cari e le persone a cui teniamo di più sono in salute, e poi perché questa quarantena è stata l’occasione di vivere tutti e quattro insieme la nostra nuovissima casa. Ci siamo trasferiti un paio di mesi prima dello stop forzato e ci “lamentavamo” di non godercela abbastanza e di avere ancora diverse cose da sistemare… ecco diciamo che siamo stati esauditi!!! Quello che ci manca di più è l’essere liberi di muoverci e di stare con le persone che più amiamo
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Questo periodo è stato l’occasione per fare il punto sia sulle cose importanti, ma per valutare anche piccole abitudini quotidiane che presi dalla fretta non riuscivamo neppure a vedere. Abbiamo imparato, una volta in più, a ridurre gli sprechi di cibo, ad avere piccoli accorgimenti per essere più sostenibili e cercare di insegnare ai nostri bimbi il vero valore delle cose. Noi speriamo sia l’occasione per rendere il nostro mondo migliore. Vorremmo davvero che le bici e le piste ciclabili fossero lo strumento utile per ridurre i contagi e una nuova forma – soprattutto più sicura – di mobilità sostenibile. Le nostre priorità vogliamo che seguano di pari passo una vita sempre più sana, in cui sono gli affetti, le passioni e l’etica alla base del buon vivere, il punto focale. E non solo nei ritagli di tempo. In questo periodo abbiamo imparato il valore del tempo. A rallentare e godercelo tutto. Questo – secondo noi – è importante che non vada perso.
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Ogni viaggio fatto è stato speciale. Quelli da soli come coppia, i primi viaggi in tre e quelli con il pancione, ma anche quelli in solitaria in bicicletta. Ogni centimetro di strada percorsa ci ha insegnato qualcosa ed è uno scrigno prezioso da cui attingere energie, soprattutto nei giorni più grigi.
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Ma sapete la verità? Ne parliamo spesso in famiglia. Fino a prima della quarantena sognavamo l’estero. Avevamo già un biglietto aereo per la Spagna che abbiamo annullato. Ora abbiamo voglia di Italia, di sapori del sud e di pedalare su strade che parlano di casa. Penso che la prima domenica di “via libera” torneremo sulle ciclabili dei Navigli che tanto amiamo, e che le prime vacanze che riusciremo a fare saranno sicuramente targate Italia.
- Per gli “amici ciclisti” Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- Le nostre bici sono in cantina a prendere polvere. Siamo riusciti ad usarle un pomeriggio appena prima del lockdown per il giro dei “Tre Parchi a Milano” ed eravamo convinti fosse l’inizio di una lunghissima stagione a pedali… speriamo quindi di rifarci il prima possibile! Ci sono diverse mete a cui aspiriamo. Sono tutte in Lombardia, proprio per la vicinanza a casa, qualora si potesse riprendere a muoversi, ma entro certi limiti! La prima è sicuramente il Parco delle Groane, poi il Parco del Ticino e se avessimo la possibilità di allontanarci un pochino di più da casa, abbiamo un appuntamento in sospeso con la ciclabile della Valtellina. Dita incrociate!
MinistryFab
Fabio Corbellini, in arte Ministryfab, lo potete seguire su Facebook, Instagram ed al tempo stesso su Youtube. Ha girato una sessantina di nazioni da solo. Si descrive infatti come un viaggiatore con sempre una bici in mano…
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- La sto vivendo con la consapevolezza che questo periodo cambierà il mondo. Ci è piovuto addosso l’asteroide e le prime conseguenze dell’impatto sono le più gravi. Tutto peserà nel breve termine sull’economia e le grandi crisi portano anche grandi cambiamenti. Da un certo punto di vista sta diventando quasi un periodo militaresco, devi fare la spesa per farla bastare per un certo numero di giorni, non esci per un caffè da più di un mese. Io vivo da solo ma per mia natura cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno. Se fosse capitato 15 anni fa senza la possibilità di smart working, social, connessioni live sarebbe stato molto peggio no? Dopo 40 giorni sono entrato in una fase abitudinaria, le giornate diventano simili, non posso dire che mi manca qualcosa in particolare e penso molto a ciò che farò dopo. In ogni caso si sta segnando un ‘epoca. Tra 25 anni diremo ancora : ma tu ti ricordi quando siamo rimasti chiusi in casa …?
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Beh come ti dicevo prima la sto vivendo quasi come un’esperienza militare. Avendo viaggiato ho toccato con mano la realtà di paesi del terzo mondo dove i problemi quotidiani non sono certo il fatto di rimanere in casa sul divano, quindi gli do stando il giusto peso; penso che sto passando semplicemente qualche settimana in casa; che è quello che alla fine ogni tanto vorresti fare quando sei stufo del lavoro. Cambiamenti nella mia vita? Sinceramente non lo so, dipenderà da quello che cambierà attorno a me. Le priorità saranno concludere un master in marketing che sto facendo e ti confesso riprendere a studiare alla mia età hai la sensazione di avere due porte scorrevoli tra le orecchie. Poi ho cominciato a scrivere degli appunti sui miei viaggi. Non dico che diverrà un libro però intanto metto nero su bianco, sai prima o poi si diventa vecchi e quindi: scripta manent verba volant dicevano i romani.Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda? Questo si ricollega a ciò che ho detto prima: dipende cosa cambierà attorno a me. Ho la sensazione che dal punto di vista lavorativo questa crisi darà un accelerata allo smart working e al mondo dell’e-commerce anche nei piccoli negozi.
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Ma non riuscirei mai a definirlo. Ci sono nazioni che hanno veramente tanti posti da vedere ma un viaggio non lo misuri dalle cose che vedi ma da quanto ti fa stare bene. Non vado in vacanza per vedere tante cose ma per stare bene; vedere tante cose può essere un mezzo per raggiungere questo scopo. Se poi dovessi scegliere un paese potrei dirti la Giordania. Tra Petra, il Mar Morto, il Wadi Rum, Jerash ect in uno spazio di poco più di 500 km in linea ha veramente tanto da vedere e anche le persone mi hanno colpito. E’ quello che chiamo la teoria dello scrigno. Aprendo uno scrigno pieno di gioielli ti sembrano veramente tanti e tutti li a portata di mano. Uno stato piccolo ti da questa sensazione. Stati Uniti, India ect non ti danno questa sensazione.
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- A destra(perché a sinistra la via dove abito non ha uscite).Prendere la bici uscire e svoltare destra poi non so dove. In questi giorni ho provato a pensare ad un viaggio in bici fino al Sud Italia. La bici ti porta dove vuoi; sei stanco ti fermi!
- Per gli “amici ciclisti” Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- Vi giro foto! Penso che sia la risposta migliore.
In Famiglia ai Tempi del Corona Virus
@In Famiglia ai tempi del Corona, Igor De Biasio, veneto d’origine e lombardo d’adozione, manager dal profilo internazionale, amante della montagna e dello sci; @Valeria Locati coach e innamorata della vita. Vive la vita come un viaggio costante in cui si impegna a dare il meglio di sè.
E Gaia, Greta, Sofia tre sorelline creative e sempre pronte a fare esperienza!
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- Lavorando, seguendo le 3 bimbe tra compiti e attività, cucinando e giocando insieme. Ci manca la socialità fisica con amici, parenti e per le bimbe i compagni di asilo/ scuola.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Di negativo ci rimarrà il ricordo triste di amici e parenti ammalati o che non ci sono più e di positivo tanti bei momenti passati insieme in famiglia e quei 30m al giorno dedicati agli esercizi fisici per tornare in forma. In futuro vorremo trovare il modo di lavorare da casa almeno 2-3gg la settimana. L’opportunità di immaginare un paese meno burocratizzato e una società che dà più valore alla famiglia e ai sentimenti veri.
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- l viaggio del cuore è stato un viaggio di coppia a Londra e vorremmo tornarci tutti e 5. Oppure visitare Copenaghen.
- Per gli “amici ciclisti” Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- Le bici sono nel box....per ora...la useró la prima volta per andare al Parco.
Life in Travel - Avventure in bicicletta
Leo&Veronica, fondatori di Life in Travel – Avventure in bicicletta, blog di viaggi in bici e cicloturismo, che attraverso la passione dei suoi autori, cerca di diffondere la cultura di un turismo lento e sostenibile, con l’idea di farvi vivere l’esperienza indimenticabile di scoprire il mondo su due ruote www.lifeintravel.it
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- In realtà la nostra vita non ha subìto grandi stravolgimenti. Siamo molto fortunati poiché lavoriamo online ormai da anni, viviamo in un paesino di 800 anime e abbiamo un grande giardino davanti a casa dove possiamo uscire all'aria aperta. Inoltre, essendo rientrati a dicembre da un lunghissimo viaggio in bici in Europa, questi mesi erano comunque previsti a casa. Di certo sentiamo la mancanza di qualche uscita in bici e mountain bike ma tutto sommato la routine quotidiana non è stata interrotta.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Non credo cambierà molto nella nostra vita. Abbiamo sempre cercato di fare scelte orientate ad avere un equilibrio tra esigenze economiche, volontà di dedicare del tempo alla famiglia e realizzazione dei propri sogni. Questa nostra filosofia di vita non cambierà in futuro, così come non cambieremo le nostre priorità. Per quanto riguarda le nuove opportunità... non vogliamo sbilanciarci: aspetteremo con il solito ottimismo e... incrociamo le dita!
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?
- Purtroppo la risposta in questo caso è un po' banale ma... non esiste il viaggio più bello ma ognuno ti ruba un pezzetto di cuore. Dalle Ande al Sudest Asiatico, dal Sudafrica alla Norvegia tutti sono stati viaggi emozionanti a loro modo. Solitamente si ricorda sempre il più recente, ma a noi piace pensare che il viaggio migliore sia quello che si sta per affrontare.
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Senza ombra di dubbio il prossimo viaggio sarà nel paese più bello del mondo! Il nostro! Non sappiamo quando e dove, ma vogliamo assolutamente ripartire da qui.
- Per gli “amici ciclisti” Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- La bici (anzi, le bici) per ora sono chiuse in cantina... non siamo di quelli che amano rulli o cyclette, l'allenamento lo faremo sputando sangue alle prime uscite sul campo. Le prime escursioni saranno sicuramente qui intorno a casa nostra, sulla sponda bergamasca del lago d'Iseo, salendo da Riva di Solto verso San Defendente e Castro oppure puntando ai colli di San Fermo... probabilmente in mountain bike!
Valentina Acerboni
infermiera impegnata in prima linea nella sua Coro-Ria (Rianimazione con solo pazienti Covid positivi) . Ma non solo! Sciatrice fin da bambina, nuotatrice semi agonista, amante del buon vino e del buon cibo, in questo momento difficile le mancano gli abbracci degli amici.
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
-
Sono un’infermiera di Rianimazione…quindi la mia vita non è diversa dal solito. Sono solo più stanca e più stressata. Le cose che mi mancano sono tantissime: le coccole di mamma e di papà, i baci in fronte della zia, le manine appiccicose di mio figlio Part-Time, vedere gli amici…ma soprattutto mi mancano gli abbracci.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza?
- La paura nello svolgere il lavoro che amo, la frustrazione nel non riuscire a curare tutti, la disperazione nelle parole dei parenti dei miei pazienti...
- E cosa pensi cambierà nella tua vita?
-
Penso che non riuscirò più a fare il mio lavoro…
- Quali saranno le tue priorità?
-
La prima cosa che voglio fare sarà riempire di abbracci tutti: dai famigliari, agli amici. Poi mi dedicherò a me stessa…parrucchiere, estetista, una bella cena in un bel ristorante. E poi una vacanza.
- Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
-
Mi piacerebbe che l’opinione pubblica dei miei concittadini sugli operatori sanitari cambiasse definitivamente. Che non fossimo solo “eroi per un giorno”, ma che la nostra professionalità fosse riconosciuta e rispettata ufficialmente da tutti. Mi piacerebbe che da questa situazione la gente capisse imparasse il rispetto degli altri, la bellezza dell’essere gentili e l’importanza della condivisione. Per quanto riguarda me: spero solo di uscirne sana…
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?
- Scegliere un viaggio è difficile…il Canada è stato magnifico: 2 settimana in giro per Quebec con 2 amici appena conosciuti…pazzesco! Ma anche Bali con il mio compagno è stato magnifico…vederlo approcciarsi per la prima volta ad una cultura così diversa dalla nostra è stato divertentissimo! Anche il viaggio a Cuba da sola…o il mio primo viaggio intercontinentale a Mauritius… Penso che viaggiare sia il solo modo per apprezzare ciò che abbiamo!
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Ovunque lontano da una Rianimazione!!!
Albano Marcarini
- Come stai vivendo questo momento così particolare e cosa ti manca di più?
- Bene, stare a casa non mi pesa. Posso pensare, lavorare, rivedere cose, libri che avevo accumulato negli anni senza prestarvi attenzione, posso riordinare i miei archivi specie quello delle cartografie con oltre 10 mila pezzi.Ovviamente mi manca il contatto con il territorio che è parte integrante del mio lavoro, i sopralluoghi che dovrò effettuare alla ripresa saranno parecchi.
- Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza? E cosa pensi cambierà nella tua vita? Quali saranno le tue priorità? Quali nuovi opportunità vedi per te e per il mondo che ti circonda?
- Non credo che la mia vita cambierà. Caso mai avrà uno stimolo in più per fare nuove cose. Spero solo che le persone colgano il vero valore del muoversi ora che sono impossibilitate, cioè in armonia con l’ambiente.
- Ed ora parliamo del “nostro mondo”: i viaggi. Qual è stato il tuo “viaggio del cuore”, vuoi raccontarcelo?
- Il mio viaggio del cuore è stato quando da ‘piccolo’ sono andato alla ricerca delle sorgenti del Lambro Meridionale. Ho raccontato questa avventura nel mio libro ‘La mia bici va a potassio’.
- Prova a sognare ed immagina….dove vorresti andare non appena potremo uscire e riprendere a viaggiare?
- Il mio viaggio del cuore è stato quando da ‘piccolo’ sono andato alla ricerca delle sorgenti del Lambro Meridionale. Ho raccontato questa avventura nel mio libro ‘La mia bici va a potassio’.
- Per gli “amici ciclisti” Dove hai lasciato la tua bici in questi giorni e dove andrai la prima volta che la potrai prendere finita questa situazione?
- Al Vigorelli e riprendere a girare sulla ‘pista magica’ per allenamento.