Nella prima parte di questo viaggio in bicicletta verso Roma pedalerai lungo le leggendarie strade bianche senesi per chilometri e chilometri, attraversando la Val d’Arbia e la Val d’Orcia, icone del paesaggio toscano. Visiterai borghi meravigliosi come Bagno Vignoni, con l’enorme piscina termale al centro della piazza, e Radicofani, la cui rocca domina la Toscana meridionale.
Entrato nel Lazio, rimarrai stupito dalla bellezza del Lago di Bolsena, e affascinato dagli antichi basolati della Via Cassia, ancora integri dopo 2000 anni.
Ma le sorprese non sono finite, dal suggestivo centro medievale di Viterbo, con un intero quartiere dedicato al pellegrino, alle antiche strade etrusche, all’anfiteatro romano di Sutri, interamente scavato nel tufo, alla bellissima pista ciclabile che ti porta fino al cuore di Roma, costeggiando il fiume Tevere fino alla metà: Piazza San Pietro.
Se ami i buoni sapori, tieni presente che attraverserai le vigne del Brunello di Montalcino, uno dei migliori vini italiani, e le zone di produzione del cacio di Pienza, prima di entrare in una delle più importanti aree di produzione dell’olio extravergine d’oliva, tra Bolsena e Montefiascone.
Possibilità di versione di altra durata su tutta la via Francigena da Aosta a Roma – itinerario modulabile
ITINERARIO
Giorno 1: Siena
Si parte da Siena, città medievale tra le più belle sulla Francigena, nota per il suo celebre palio: potrete trascorrere la giornata passeggiando tra le sue vie lastricate, cercando sulle mura degli edifici gli stemmi delle contrade di appartenenza, o salire sulla Torre del Mangia per godere di un panorama unico sui tetti della città; imperdibile una visita al duomo, che vi impressionerà con le sue imponenti colonne bianco nere.
Se siete fortunati potrete assistere alla festa di una delle contrade, distribuite nel corso dell’anno, e vedere all’opera gli abili sbandieratori, prima di sedervi ad un tavolino di Piazza del Campo e gustare un piatto di pici all’aglione per cena, ammirando il Palazzo Pubblico illuminato.
Giorno 2: Da Siena a San Quirico d’Orcia, 54 km – Dislivello: salita 650 m, discesa 490 m
Auguratevi che la prima giornata del vostro viaggio sia illuminata dal sole, perché i Crinali della Val d’Arbia offrono panorami indimenticabili: dopo aver salutato Siena, adagiata sulle colline all’orizzonte, percorrerete tranquille strade secondarie fino a Monteroni d’Arbia, dove potrete ammirare l’imponente Grancia di Cuna, una fattoria fortificata che custodiva le riserve di grano destinate alla repubblica Senese.
Continuerete il vostro viaggio attraverso la Valle dell’Ombrone fino a Buonconvento. Varcherete la porta d’entrata delle mura fortificate e vi immergerete nel bel centro storico del borgo, scoprendo perché il suo nome significa “luogo felice e fortunato”, prima di rimettervi in sella verso San Quirico, attraverso strade bianche e alcuni tratti asfaltati: questi saranno però compensati dai suggestivi panorami della Val D’Orcia, tra colline costellate di vigneti e cipressi.
A San Quirico potrete incantarvi davanti al portale della Collegiata, giocando a riconoscere i diversi stili architettonici che si fondono nelle sue decorazioni, prima di concedervi un po’ di riposo tra le verdi siepi degli Horti Leonini, un incantevole giardino del ‘400.
Giorno 3: Da San Quirico d’Orcia a Radicofani, 36 km – Dislivello: salita 650 m, discesa 455 m
Continuerete il vostro viaggio attraverso i panorami da sogno della Val D’Orcia: poco oltre San Quirico entrerete in un mondo senza tempo visitando Vignoni Alto, e potrete concedervi una pausa rigenerante nelle acque termali di Bagno Vignoni. Una salita impegnativa vi porterà fino a Radicofani: tenete duro, perché ammirare il panorama dalla fortezza di Radicofani, stanchi ma soddisfatti, ripagherà tutti i vostri sforzi. Potrete visitare anche la Pieve di San Pietro, piccolo gioiello risalente al 1200, e fare una passeggiata serale nel suo centro storico, ammirando la magia della Rocca illuminata.
Giorno 4: Da Radicofani a Bolsena, 51 km – Dislivello: salita 620 m, discesa 610 m
Da Radicofani vi metterete in viaggio verso una delle tratte più emozionanti della Via Francigena, lasciando la rocca alle vostre spalle e viaggiando sulla vecchia Via Cassia, circondati da un paesaggio di colline sconfinate sormontato dal Monte Amiata. Potrete camminare nel silenzio della cripta romanica sotto la Basilica del Santo Sepolcro di Acquapendente, tra capitelli decorati e giochi di archi: qui secondo la tradizione sarebbero conservate alcune pietre bagnate dal sangue di Cristo.
Il vostro viaggio proseguirà tranquillo fino ai primi scorci sul lago di Bolsena: da qui scenderete nell’antico cratere vulcanico e proseguirete lungo strade sterrate, alternando fitti boschi a prati puntellati di ulivi, fino a Bolsena. Se siete curiosi di vedere le prove del miracolo del Corpus Domini, per cui Bolsena è famosa, nella Cappella del Miracolo sono custodite alcune lastre di marmo macchiate dal sangue sgorgato da un’ostia nel 1200. In siete più interessati alla cucina tipica, potrete assaggiare i prodotti offerti dal lago, come la Sbroscia, una zuppa tipica con pesce lacustre e pomodoro.
Se volete riposarvi un poco a metà cammino, Bolsena è perfetta per aggiungere un giorno extra al vostro itinerario. Potreste rilassarvi lungo il lago, oppure sfruttare questa giornata visitando Orvieto (la Città dei Papi) o Civita di Bagnoregio (visita più agevole in bassa stagione).
Giorno 5: Da Bolsena a Viterbo, 33 km -Dislivello: salita 545 m, discesa 420 m
Proseguirete tra boschi e uliveti, su un percorso che vi regalerà continui panorami sul lago: attraverserete una celebre zona di produzione dell’Olio Extravergine di Oliva. A Montefiascone imperdibile la salita alla Rocca, dove rimarrete incantati di fronte ad un panorama sconfinato.
Una volta scesi, potrete infilarvi in una tipica enoteca e gustare un bicchiere di Est!Est!!Est!!!, che qui è ancora più buono perchè a km zero. Se volete ulteriormente viziarvi, vi consigliamo di ricaricare le energie nelle acque termali del Bagnaccio prima di procedere verso Viterbo, la vostra meta.
In onore del vostro viaggio, non perdetevi la visita al pittoresco Quartiere del Pellegrino, prima di ammirare lo splendido Palazzo dei Papi e godervi il silenzio del chiostro longobardo di Santa Maria Nuova. E per concludere in dolcezza, festeggiate la fine del viaggio con le deliziose frittellacce locali!
Giorno 6: Da Viterbo a Sutri, 38 km – Dislivello: salita 420 m, discesa 510 m
Da Viterbo il viaggio prosegue verso Vetralla, borgo nel cuore dell’antico territorio Etrusco, prima di giungere alla piccola ma preziosa Sutri attraverso il verde paesaggio laziale. L’anfiteatro romano è imperdibile. Scegliete se sedervi sugli spalti o conquistare la scena, ma uscendo ricordatevi di firmare il registro dei visitatori, scambiando qualche chiacchiera con il custode. In seguito dirigetevi alla chiesa di Santa Maria del Parto, le cui pareti di tufo sono decorate da affreschi ben conservati.
Cercate tra le immagini il gruppo di pellegrini, ritratti in preghiera con i loro bastoni in mano.
Giorno 7: Da Sutri a Formello, 34 km – Dislivello: salita 536 m, discesa 590 m
Da Sutri proseguirete verso Campagnano: nel corso del viaggio costeggerete le cascate di Monte Gelato, dove potrete fermarvi per prendere un po’ di fresco. Attraverso una strada panoramica arriverete alle porte di Campagnano: qui potrete riposarvi nel Parco Venturi, casa di un Tasso trecentenario che i locali chiamano “Albero della Morte”; ma non preoccupatevi, potrete sdraiarvi alla sua ombra senza alcun pericolo! Rimontate in sella e avviatevi nell’ultima tappa che vi separa dalla Città Eterna.
Vi immergerete nel parco naturale di Veio con le sue colline boscose, entrando quindi nell’incantevole Valle del Sorbo. Lungo il percorso potrete ammirare il santuario della Madonna del Sorbo, ma anche il centro storico di Formello, con i suoi bei palazzi medievali.
Giorno 8: Da Formello a Roma, 34 km -Dislivello: salita 155 m, discesa 280 m
La tappa prosegue tra le campagne laziali, in uno scenario così tranquillo che non direste mai di essere così vicini alla metropoli. Dovrete superare un breve tratto di strade un po’ più trafficate del solito, per poi raggiungere la pista ciclabile del Fiume Tevere, un meraviglioso percorso slow che vi condurrà fino alle porte della Città del Vaticano, dove concluderete il viaggio in Piazza San Pietro.
Non dimenticate una foto trionfale davanti alla Basilica, prima di festeggiare la fine del viaggio rifocillandovi con abbacchio, pecorino romano, e magari un bel maritozzo con la panna… ve lo siete meritato!
Giorno 9: Roma
Partenza individuale dopo la colazione
Vedi anche la Via Francigena da Parma a Siena e Da Aosta